Circolo Culturale il Gattopardo

HOME PAGE IL GATTOPARDO POESIE RACCONTI DIALETTALI CONCORSI LIBRI GLI AUTORI NEWS ARTE INFO CONTATTI LINK

RACCONTI

biancoargento

Le Poesie
di biancoargento



COSTANTINOS KAVAFIS (1863-1933) -

Ovvero ... dell'invenzione d'una sua giornata ...

Costantinos ripiegò le mezze maniche da impiegato, nere come la sua noia. Aprì a fatica il cassetto della scrivania e le ripose con cura. Domani, come ieri, le avrebbe indossate per sfogliare pratiche polverose e inutili come il pianto dei vecchi. Si alzò lentamente. Il viso magro pareva mal sopportare il peso degli occhiali cerchiati di nero. Scese in strada inalando l'odore del mare, misto a quello delle spezie coloratissime sui banchi dei venditori arabi. L'aria ne era satura. Ebbe un leggero capogiro. Uscire dall'angusta stanza dell'ufficio per ingoiare la luce violenta della città gli procurava sempre un sottile malessere. Avrebbe volto andarsene. Fuggire. Rincorreva nel sogno genti, fiumi, strade,tetti di altre città. Ma era un pensiero sbiadito. Non avrebbe preparato la valigia e non sarebbe partito. Mai. Sarebbe rimasto nella sua Alessandria d'Egitto. Un monolite scribacchino.
Per vivere gli bastava leggere e rileggere fino all'innamoramento le poesie di Omero, Saffo, Alceo, Anacreonte. Amava la grandiosità della Grecia. Si tuffava nelle antiche letture, ritrovava la sua Itaca e dimenticava il Ministero dei lavori pubblici, luogo del suo lavorare.
Costantinos continuò a camminare . Da un angolo remoto della mente si affacciò evanescente il viso di sua madre. Il rimpiato di quella morte gli procurava sempre un groviglio alla gola. Cercò di dipanarlo, respirando forte. Aveva nostalgia dei loro viaggi in Francia, Turchia e Grecia. Lei non c'era più da anni ma la sua assenza lo faceva ancora soffrire. Molto.
Si sedette s'una panchina lasciando che l'odore salmastro del mare gli salasse la pelle. Prese il suo taccuino, estava per cominciare a scrivere quando lo fermò il rumore del passo svelto d'un ragazzo. Corpo agile, capelli scuri, andatura arrogante di chi ha consapevolezza d' esser giovane e bello. I loro occhi s'incrociarono un istante .. Costantinos avvertì un brivido lungo la schiena. Un lungo attimo esitativo e il ragazzo si era già allontanato con un breve cenno del capo.
Costantinos era rimasto immobile In quel soffio di tempo, aveva desiderato quel ragazzo dallo sguardo sfrontato. Avrebbe voluto fermarlo. Non aveva potuto. Da sempre la società ottusa e bigotta lo costringeva ad amare solo nelle ore sgualcite della notte. Al riparo da occhi accusatori.
Si alzò riponendo il quaderno degli appunti nelle larghe tasche del suo cappotto. Arrivò in Via Cherif, aprì il portoncino di legno scuro, salì i due piani di scale e fu sul pianerottolo. Cercò la chiave, aprì e fu nel piccolo appartamento. C'era odore di solitudine, addolcito però da un altro profumo, quello delle sue poesie. Le parole che scriveva, erano ovunque. Scendevano dal soffitto, si arrampicavano sulla poltrona, uscivano dai cassetti, correvano sopra il divano, si allungavano sulle pareti per riposare, infine, sul tappeto. Logoro.
Quel torrente di parole per Costantinos significavano famiglia amore dolore fiaba morte. Un mondo d'inchiostro carta frasi virgole punti. Il suo mondo. Si sentì felice appagato. Si tolse il pastrano e lo appese con cura all'ingresso. Si avvicinò alla scrivania, si sedette e accese la vecchia lampada. I vetri colorati spruzzavano gocce di bagliori sul ripiano di pelle verde. Intinse il pennino nel calamaio e scrisse:

se raccontassi di te
non ti renderei giustizia
mio giovane sconosciuto amore
mi colse il desiderio della tua bocca audace
del tuo corpo perfetto
la fitta lancinante
nel mio inguine
è passata
e tu sei il Sogno.




Tutti i loghi, I marchi registrati di sito e le opere inviate sono proprietà dei rispettivi autori.
Ogni altro materiale pubblicato è proprietà dell'Associazione Circolo Culturale IL GATTOPARDO.
9 Agosto 2006
 IL GATTOPARDO © 2006 - 2009                                                                                                                                                                                 circoloilgattopardo@yahoo.it