Circolo Culturale il Gattopardo
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POESIE
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Ulisses54 |
di Ulisses54 |
Tango
C'è un mattino di fiori una rugiada sul tuo viso un sospiro di mare sulla tua pelle mora e sento un tango feroce veloce rosso tango d'amore dai silenzi spezzati le movenze sussultate, taglia le malinconie questo tango ed io t'amo e t'amo ancora, nel letto di luna nelle brezze delle sere nei giacigli di sabbia nelle culle delle stelle Lascerò la mia bocca sulle tue atmosfere nelle onde oscure delle tue gambe. E t'amo t'amo t'amo in questo tango che danza con l'alba sulla riva dei sogni. |
Oblivion
M'abbraccio a te Ti guardo con aria commossa Mi guardi con aria commossa. Nel silenzio senza stelle una musica argentina un tango lento dolce/malinconico segna gli sguardi; suona la fisarmonica e mostra pura la luna Note ricamano il cuore e scandiscono i baci nel rosso della notte. L'amore s'avvicina con voci gitane ed esplode come rose tra pergolati di conchiglie. Il mare danza nel suo rumore e brezze d'umido sale assaporo sulla pelle. |
Parole greche
Nel mare degli Ulissidi canti di sirene m'assassinano negli abissi; getto reti di emozioni e calde acque sciolgono i fondali del mio sangue. Parole greche spumeggiano inerti a nascondere in reti la mia anima selvaggia Nei silenzi delle maree afferro l'ultimo strazio. |
Te ne vai
Te ne vai e mi guardi con occhi di malizia che trapassano e uccidono di luce Le tue mani sono coltelli le tue parole sangue e il tuo sorriso assassina le carni. Te ne vai e guardo seni di malinconia e labbra di tristezza La tua pelle brucia le memorie e danza danza danza fra uragani e gemiti e pioggia notturna e silenzi inquieti Devo gridare il furore e aspetto il sole e resto solo a sognare lune agonizzanti e stelle implose e venti violenti che attaccano i cuori. Te ne vai e devo gridare la passione consumata i colori deserti e le mani intrecciate Te ve vai e vedo fantasmi e pesci muti, favole finite e il mio dolore sanguina nelle sere amare e nere e naufrago nei mari sepolti dai gabbiani. |
I Bambini
I Bambini tra le nebbie riempivano l'aria e il cielo era grigio e il cuore un airone e le mani farfalle. I Bambini dormivano nell'angoscia di luce ed erano colombe e anime di fuoco catturate dalla notte. I Bambini cantavano ad una sola voce il canto di Geremia e le loro madri riempivano i muri d'ombre diafane. I Bambini erano pioggia e vento e brina e gemiti di foglie e sangue di luna sepolta. |
Suggestioni di sogni
I miei padri m'hanno lasciato musica di cicale e silenzi, bagliori di nulla che esplodono in orizzonti e lapilli di dune. Abbraccio il mare per afferrare ancora, e ancora una volta, onde di vita e suggestioni di sogni. Se tu sei di questa terra, ombra antica di voluttà, capirai i miei affanni, tormenti lucenti d'ebbrezze dionisiache. E amo e odio in eterno zagare e aranci e templi e ambigui vulcani, quadri chiaroscuri d'inferno e paradiso. |
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