Circolo Culturale il Gattopardo
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POESIE
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Raffaele Vertaglia |
Le Poesie Dialettali di Raffaele Vertaglia |
Angeliche presenze e petali di rose.
Il crepuscolo nasconde, mentre la Luce è schiava Di quelle amenità ch’io più respiro. E’ un alito di vita celato tra le rose Che ai più sovverte il Caso Che indomito, riposa. Frullano ali, palpitano i cuori in questo eterno scambio di battiti e promesse, fra quello che ci date e quello che rendiamo. Abulico è l’ingombro fra le gambe mentre asessuate voglie s’alternano alla speme e quello che si cèla diventa chiaro e certo. Egoistici, vogliamo tutto insieme, gli dei al nostro fianco e le fanciulle in fiore; quando la mano è stanca di chiedere perdono è l’Anima contrita, che si rivolge a Dio, col viso di puttana. Mentre perenne, l’Uomo concerta, atterra e sbrana. |
CHAT
Un mare di parole scritte dai miei silenzi, le cui pagine velate sovvertono il presente. Il dialogo si snocciola come tra vecchi amici, mai conosciuti, strano, ma all'apparir felici. Una domanda incombe: “perché non me lo dice?” e quel silenzio langue come la mia preghiera, aspetto un “Amen” provvido, aspetto un “Sì” da te. Aspetto una risposta che disattesa resta. Intanto il sole si tuffa in mare e muore, per fare posto al Vèspero che non distrugge Amore. |
Regalami un sospiro
Regalami un sospiro; mostra le gote e il tuo vermiglio aspetto, dolce e beato è l'occhio che ti scruta; la tua beltà è fonte di Poesia intrisa di fonemi e traboccante Amore. Dolci carezze all'animo gentile e premuroso. come seguir Natura, ancella generosa, di Grandi Artisti il tratto così diventi Venere per chi non
ti sà affatto.
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Quello che resta , a sera
Placida sera che m' intristisci il cuore pensando al Tempo andato o un breve Amore. E mi ritrovo, sempre, intenerito e spento. Mentre, d'intorno a me Natura dorme, nel silenzio glaciale d' un Arlecchin Febbraio. Certo che il riso abbonda a più non posso, in questa lacrimosa pur se solenne la veneziana Sposa. Sembra sparir nel nulla la magica Venezia e le sue Calli Divorata da nebbie persistenti e decorata dai colori della piova. Ma dentro il cuore, mi resta , intatto un Golfo di scugnizza memoria che non muore; di quelle generose gesta solo un languido ricordo è quel che resta. |
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