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     CINEMA - IL FILM dal libro Storie Minime di GUGLIEMO TOCCO
Autore:
Guglielmo Tocco


Regia:
Alfredo Martines

Guglielmo Tocco


Graziella Vistrè:
Lidia Costanzo


Musiche:
Bruno Gullotta

Luisa Zarbano

Giuseppe Sanfilippo

La docu-fiction racconta i fatti accaduti nel '66 attraverso quattro fonti che si intrecciano, si smentiscono, si correggono a vicenda.
Esse sono:

1. il racconto che ne fa Graziella, immaginata ancora viva ad oltre ottant'anni di età intervistata da due giovani giornaliste. In realtà lei racconta i fatti così come si tramandano nella città, un po' romanzati ed esagerati in certe sfumature;

2. il racconto che ne fanno persone presenti a vario titolo (i braccianti, i sindacalisti, lo studente, il rappresentante dei commercianti, ecc.);

3. la documentazione delle immagini catturate da un operatore dilettante, di straordinaria efficacia ed assolutamente uniche;
i racconti, non concordanti, di tre giornali: L'Unità, La Sicilia e Il Corriere di Sicilia. L'articolo del Corriere di Sicilia è firmato da Carlo Lo Presti, autore e regista di teatro, animatore culturale, a cui oggi sono intitolati il teatro comunale ed una via. 

Autore e regista è Guglielmo Tocco , siciliano di Lentini: artista, animatore culturale, poeta e scrittore.
Tra le sue opere, ricordiamo Cchiù scuru di menzannotti, Storie minime, Attualità di Carlo Lo Presti, 

Francisco e Carmena, I Mattri Santi di Lintini e le pieces teatrali Siamo tutti un po' sordi e Storie minime. Di donne.
Ha realizzato le poesie murali per i Luoghi gentili , ed ha ideato il San Valentino in poesia a Lentini, giunto alla 

nona edizione.

http://www.graziellafumavalealfa.it/


DAL DIARIO AUTOBIOGRAFICO
"LA MIA SANTITA' "


" Ho bisogno di chiarezza: chiarezza dentro e fuori di me. Un Dio o un demonio mi tormenta. Ho tanta oscurit… nella mente. Mi sento stordito e confuso. Dio, ti imploro, dammi tregua , ho bisogno di luce. Mi allontano da te. Sembra un evento inevitabile. Dentro ogni cosa si muove e si rimuove. Mi sento la pelle come la muta del serpente. Tu, mio Dio, mi abbandoni. Ti allontani da me". Era il senso della mia preghiera, ripetuta mentalmente, ginocchioni, in un angolo della cappella del policlinico Gemelli. La mia ambizione di santit… era stata alquanto frustrata, la pretesa di possedere Dio e di esserne posseduto si frantumava irreversibilmente in uno smarrimento dove il demonio prendeva il sopravvento. Era la sconfinata ambizione o forse compensazione, una compensazione nobile, altissima di raggiungere gli estremi limiti, di conquistare l'ultima verit…. Avevo pagato un tempo infinito in anni assurdi, febbrili, con un fervore intenso, una fede cieca fin da quell'incontro memorabile nel Gennaio del 6I della mia terza elementare.


RAPPRESENTAZIONI

La Bottega all'angolo
di
Mario Ricotta
con
Danila Laguardia e Roberto Bugio
Scenografia e Costumi                       Rosi Giordano
Luci e suono                                         Salvo Corridore
Scene musicali                                    Antonio Guida
Realizzazioni costumi                         Lina Alessi 
Scenotecnica                                       Pubblistage '87
Foto del manifesto                             Roberto Muratore
Foto di scena                                       Martino Zummo

L a D u r a M a d r e
nucleo resistenza poesia

A U T O P R E S E N T A Z I O N E
LA DURAMADRE è il sogno cosciente, è la volontà di ridare una voce alla Poesia attraverso lo strumento espressivo più antico ed autentico: la lettura.

Nel proporre un ascolto, LADURAMADRE ha scoperto che la Poesia è un vento che toglie la polvere dalle cose e le restituisce al loro splendore e significatività originari, dove la voce trova uno spazio nel quale irraggiarsi.

Ecco allora che, attraverso un intreccio di testi e di voci, uniti ad una trama di suoni e rumori concepiti come prodromi e postumi della parola, LADURAMADRE propone una lettura che vede la Poesia andare oltre i canoni consueti attraverso cui viene percepita; vuole andare “lontano, dentro”, come recita il titolo di uno dei reading più recenti, riappropriandosi dei luoghi, dei territori, dei paesaggi che Le appartengono per diritto naturale.

Il paesaggio scompare, allo scomparire dell'ascolto; nell'intento del Nucleo Resistenza Poesia, questa deriva viene arginata da un ascolto del paesaggio realizzato anche nelle situazioni più “estreme”: letture in grotta, in zone industriali, nel salone di un'antica villa o nei boschi relitti, o ancora a bordo di un'imbarcazione tipica in mezzo alla laguna di Venezia, acquistano una valenza particolare nei confronti della “realtà”.

I nuclei tematici, emersi dalla letture realizzate finora, spaziano dall'enormità semantica dell'acqua
(“Cerchi nell'acqua”) ai microcosmi attuali quali gli Ipermercati (“SentirsIntorno”), fino all'esperienza individuale incastonata nel paesaggio (“Lontano, dentro” – “Paesaggire”).


Altre letture sono in fase di elaborazione, alimentate dalle suggestioni dei luoghi e delle situazioni che si presentano di volta in volta.

Ulisse e Gian Pietro 

Francesco e Giulia


GRANDE SUCCESSO DELLA TOURNE' NEI TEATRI DI TUTTA ITALIA


Francesco Bellomo
IL GIORNO DELLA CIVETTA di Leonardo Sciascia
regia Fabrizio Catalano Sciascia,
con Giulio Base, Gaetano Aronica, Stefano De Sando, Vanni Materassi,
Pippo Montalbano, Roberto Negri, Paolo Macedonio e Alessia Cardella

La bravissima Alessia Cardella che, impersonando Rosa Nicolosi, ancora una volta si trova a confrontarsi brillantemente con un personaggio profondo e tormentato.


Gli interrogativi che Sciascia poneva nel 1961 rimangono ancora aperti, le zone d'ombra non ancora chiarite. Ci sono, sotto ogni parola, dietro ogni frase, strati e strati che forse, non sempre sono riuscito a capire. "Cose e non parole" diceva Sciascia, ma quali cose, quali parole? I rapporti fra i personaggi, sotto un'apparente leggerezza, sono intricati e complessi e spesso si ha l'impressione che non si venga a capo di niente. Sciascia stesso negava la possibilità di un "Giallo" siciliano.


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9 Agosto 2006
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