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Premio di Poesia Circolo Empedocleo - Edizione 2007

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I TESTI DIALETTALI

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IL GIORNO PRIMA

Nulla rimane
se non il tuo respiro
all'alba
prossimo.

RIGO GIORGIO - MESTRE


L'indifferenza della paura

...e guardo le foto...
attimi di Noi
che mangiano
la vita insieme.

Cosa rimane
di tanto amore
di mille progetti
di esistenze
intrecciate,
accarezzate,
amate?

Il dolore

gustato goccia
a goccia

amaro profumo
di cedri avvizziti
nell'attesa di te.

Cosa mi rimane?

La paura del silenzio
nell'indifferenza
del tuo addio.

RIZZO FRANCESCO - ROMA


Taormina

Un delirio di luce
avvolge I miti del mare.

E' solo il fresco delle mura
mitiga l'assedio del sole.

Di questa terra parla
sugli strapiombi il ficodindia.

ROMANO ARMANDO - ROMA


Papiri siracusani

Venere t'ascolta
Orecchie a righe
Quando mi parli di passione

Nel luccichio
Dei suoi labirinti
Risponde con Diomede
Alla questione eterna
Ami o non ami?

Attento
A perder le parole
Nel fragore del mare
Che nega la tua restituzione

ROSSI MARIA ANGELA - SCANDICCI


In un martirio mai finito

Perduto, ghigliottinato in un male,
per l'assenza di un qualche Dio,
in un martirio mai finito.
Eri più piccolo di me
con la boccuccia da bambino credulone
attaccato al seno caldo di sua madre.
Eri più vecchio di Mosè
con la legge stampata tra le ricurve insenature della fronte...
Ma tremavi...e belavi...danzando al ritmo di tribali suoni
di locomotiva a vapore
(tu ...tuuuu....,tu....tuuuuuu)
Stavi aggrappato a me con quella mano più piccola della mia che meriti non ha,
neppure per le mille penne prive d'inchiostro impugnate.
Eri sempre più ammucchiato
in quel microscopico lagher di ossa.
E' stato infinito l'istante di te,
di me,
di te. Ancora.
Poi l'addio tra gesti e parole mai terminate e tutto è finito.
Stampato in una lapide senza colori.
Addio. Padre mio.

RUGGERI DIMITRI - AVEZZANO


Disincanto

Scivola la mia mano
sulla vergine pagina
abbandonando lacrime d'inchiostro

che narrano giorni non vissuti,
paure taciute, parole mai dette,
speranze morte ancora in grembo.

E, nel cuore,
solo imprigionate memorie,
schegge di vita che mi lacerano il cuore

mentre io, raminga,
declino le palpebre per non vedere
un'alba che mai si leverà.

RUSSO MICHELANGELA - MANTOVA


E se poi fosse amore… quello vero


La marea si infrange con una risata amara
scivolando lacrimevole
spavalda sopra gli occhi vetrosi dei palazzi
lambendo i contorni della città
come sospiro annunciato
amore morente
dolente
allontanato
dai confini del possibile.

Il vento si acquieta inebriato
abbracciando l'epidermide metallica delle automobili.
Tra le pieghe delle sottane. Tra i rigori dei pantaloni.
Affranto riposa
esausto tra le foglie cadenti
marcescenti
in un letto catramoso
mai dissossato terreno incolto
di infertilità intellettuali.

Noi ci illudiamo
di una gaia giornata di sole
felicità appagata
posseduta
accarezzata
tra i sapori dolciastri
di un gelato da passeggio
remota memoria
incanto
giuoco infantile. Rimpianto.
Febbricitante attesa di un bacio.
Il tuo.

SALVATI MARCELLO - AUGUGLIANA


COME ALGA CHIARA

Pareti carsiche
respingono la mente
com'eclissi.

Naufraghi pensieri
ghermiscono terre ignorate,
analizzano solchi invisibili.

Dovrò cercare altrove
l'anima.

Tra le pagine di un libro,
nello splendore dei miei ricordi
o nell'incertezza degli occhi
di un bimbo.

Schiuditi alla conoscenza,
animo mio,
come alga chiara
di rinnovato mare.

Lascia che s'infranga
fra i suoi capelli
l'argento della luna.

Modalità sincroniche,
gesti ripetuti
annientano l'amore.

Stringi la sua mano
Abbatti il muro.

SALVI KATIA - GIULIANOVA


Lentamente

Lentamente
reclina il capo greve
e di un sonno profondo
s'assopisce
la coscienza di mio padre,
esausta del grasso
e del clangore
delle presse infuocate,
appagata dal silenzio ovattato
di queste mura scarne.
Compare d'un tratto
il volto di mia madre
che intaglia
la fioca luce del tramonto
e mi sorride,
un cenno furtivo delle dita
sulle labbra dischiuse
a zittire
il mio frenetico bussare
alle porte del mondo,
serrate e invalicabili
ai miei occhi di ragazzo.
Non è la gratitudine
a trattenere la mia anima
fra queste mura scarne,
ma l'insostenibile necessità
d'appartenere al nostro passato,
alle voci infiammate
d'ira e di amore,
che dischiusero
le porte del mondo
al mio sguardo di uomo.

SANTORSOLA ROCCO - BATTIPAGLIA


La dinamica dei corpi

Si adagia il corpo
su se stesso avvolto
come morbido rettile
ormai sazio e pago
prima del sonno.

Ed il mio è a te accanto
in reciprocità necessaria
che non lascia cadere
non cede, non cessa
si confonde nell'immagine
specchio di identità
che ci avvolge.

Dolore che richiama piacere
ineludibilità consensuale
senza nessuna interruzione
come virgulto che procede
avanza, incalza, protrude.

Lasciami l'orgoglio della fine
concedimi il rispetto silenzioso
restami accanto adesso
che io sono solo!

SBARDELLA ALBERTO - ROMA


I colori della vita

Erano belli i colori della vita
in un'infinità di sfumature
come una serra splendida e fiorita
oggetto di attenzioni e mille cure.


Arcobaleno di colori intensi
toni decisi, pieni di vigore
che trascinavano l'anima ed i sensi
e della vita avevano il sapore.

Colori che hai portato via con te
tenendoli stretti fra le dita
hai realizzato uno splendido bouquet
per allietare la tua nuova vita.

Lo so che dove sei tutto è diverso
colori forti accendon l'atmosfera
ed una luce avvolge l'universo
come se fosse sempre primavera.

In quel luogo son certa che la vita
che ha composto per te mille canzoni
per miracolo è ancora rifiorita
offrendoti colori, canti e suoni.

SCANO PAOLA - TEMPIO PAUSANIA


Voglia di vivere (maledetta Befana!)
a Maria Giovanna, Roberta e ***

Solo affacciata alla soglia della gioventù,
con tutta la mia voglia di vivere,
già stroncata da un male incurabile: il cancro!
Il mondo sembra là fuori ad attendermi,
mentre il mio orizzonte si è ristretto
al misero panorama che vedo da dietro una finestra.
Ho costruito castelli in aria troppo fragili;
non più progetti: sono volati via con le mie gioie;
quel che vedete è solo un'apparenza.
Tirare il filo di un aquilone
o correre nei prati ad inseguire le farfalle,
metafore della vita,
resta solo un sogno!
Quanta rabbia dentro di me:
neanche accorgermi della vita
e questa è già finita?
Con quanta grazia mi esprimevo
ed ora non riesco più a sognare!
Destino beffardo,
quello che si è preso gioco di me.
Prigioniera senza colpa,
condannata, senza pietà,
da chissà quale tribunale…
Vita parallela la mia alla vostra…
E tu, povera mamma mia,
mostra la stessa fermezza della madre di Cecilia,
ma non abbatterti mai: aiutami a lottare!
Resta un barlume di speranza, alla quale aggrapparci,
con la mia vita sospesa su un precipizio;
mentre vorrei un sacco di certezze,
Befana d'una vita!

SCARPONE ANTONIO - GALDO


ROY LA MIA PASSIONE

Per quella passione che avevo per te
portavo nel cuore sempre l'amore
e tu andavi a scuola da bambino
volevi arrivare a trovare il tuo destino.

Raggiungesti i giorni della tua gioventù
con tanta passione nel cuore andavi a studiare
con tutto l'amore quel giorno sei stato laureato
eri contento e tanto onorato.

Per noi tutti fu una gioia infinita
pensando che eri arrivato nel tuo cammino
facevamo festa con tanta allegria
credevo di essere felice per tutta la vita mia.

Poi quando il tempo brutto arrivò
credevo che Dio mi potesse aiutare
e pregando sempre gesù Bambino
con grande amore nel cuore ti stavo vicino.

Ma la sorte che è sempre crudele e ingrata
non guarda il dolore e le tristezze che hai passato
ti lasciò nel cuore tanta amarezza
e portò via quella tua contentezza.

Ora nella vita mia c'è un dolore profondo
in una notte la luna si oscurò
lasciandomi sconsolata nel buio senza colori
perdendo il caro figlio del mio cuore.

Roy tua mamma

SCHIAVELLO ROSA - AUSTRALIA


MENTRE DISTRATTAMENTE OSSERVO

Mentre distrattamente osservo
lo squarcio
di campagna mattutina
e il sole timorosamente s'incunea
tra i meandri dei valloni,
non so quanto inconsapevole
sia la voglia
di stornare lo sguardo
a cercar pace nell'umano,
se mai sarà possibile sfuggire
agli effimeri giochi dell'esistenza
che confondono la mente
e disorientano l'animo di chi
si smarrisce
nel brulicare dei pensieri.
Bizzarre debolezze
scuotono il buio della vita,
gradite alleate,
che accrescono i sogni
e rimarginano antiche ferite
come se inattesa
tornasse l'allegria,
per vivere ancora
di forzate illusioni,
che bandiscano alfine
le falene notturne
abbarbagliate di luce
all'apparir del giorno.


SCILIO GIOVANNI - SCICLI


(in lungo e in largo)

cosa sarà di questo tempo infine
è punto di domanda senza senso
senza i calvari mossi a rendiconti
di cosa ho fatto e cosa dovrei fare
i0 lascio andare e arriva amore e fiele
il turbine si placa e in tutta requie
contemplo le disfatte e le virate
che è verso te che accentuano la voce
complici vibrazioni in lungo e in largo
che quando ci attraversano sappiamo
che l'apparenza è in mille rose e spine
e la sostanza in quelle che stringiamo

SICILIA FRANCESCO - AGROPOLI


Al di là della vita

Mi rivedrete nei tenui bagliori
di un languido tramonto;
nelle gocce di rugiada;
in un raggio di sole
che filtra dalle persiane;
nel volto di ogni donna
che accoglie con un sorriso
anche lo sgarbo,l'insulto,
l'indifferenza di chi
ha messo al mondo.
Udirete la mia voce
nel silenzio di una chiesa;
nel vento di marzo;
nello sciabordio delle onde.
Avvertirete il mio profumo,
quando la zagara fiorirà
ancora nel cortile di casa.
Stringerete le mie mani,
incontrando persone sole,
incomprese e prigioniere
di un destino.
Assaporerete le delizie
della vita ogni qualvolta
berrete un sorso d' acqua
fresca nella calura estiva,
o mangerete pane caldo
nelle gelide sere d'inverno.
Scorgerete in quell'acqua
la mia immagine tremolante
e nel calore, che emana
dal pane, l'amore di una madre
che va oltre la vita,figli miei.

SICLARI CATERINA - MESSINA

Apnea
 
Cercare un atomo di coraggio
nella devastante impotenza delle parole.
 
Lottare per non perdere se stessi
in sadiche spirali di rimpianti.
 
Rubare frammenti d'istanti
a meschini frutti di paure, obese di tempo.
 
Accarezzare timorosi oblianti fantasie
prigionieri sottomessi di rimorsi e colpe grevi.
 
Rincorrere il nulla, dal nulla inseguiti
immobili, sognanti, illusi fuggitivi.
 
SIGNORONI MARIA TERESA - ADRO - BS



FOTO LONTANE

La violenza si muove sinuosa, tra i terremoti delle menti
tra i momenti lenti delle montagne
in eruzione;
dall'altopiano sopra la città ho intravisto del fumo
poi uno scoppio,
poi il tremore delle ossa rompersi addosso alle finestre colorate.
Ci fa rumore tutto
ci spaventa il niente
si intercala la notte tra le nubi dell'infausto giorno;
continua a piovere sopra i nostri capelli,
ma l'acqua non bagna niente
cambia il paesaggio
e il contorno di chi ha l'anima in prova
dietro una foto
che rappresenti la propria vita.

SIMONETTI ANDREA - LORETO


Dovunque sei

Vicini,
Solo per poco,
Ci ha posto
L'universo.

Assegnandoci
Con parsimonia
Uno scampolo di tempo
Sul quale ricamare
Una misera manciata
Di momenti vissuti
Insieme.

Una matassa di seta
Con cui tessere
Il drappo incompiuto
Della nostra storia.

E un filo infinito
Che ora unisce me a te.
Dovunque sei.

SLAWKA GIORGIA SCARSO - CASTEL GANDOLFO


12 agosto 2006

Così arrivi
come un sentiero
come il raccolto ed il buon cane
da qualche sorriso d'angelo
da tutte le pietre del mare
Per me arrivi
uomo imperfetto
come piovesse acqua benedetta
come il giusto che bussa alla porta
se dietro una luce rimane accesa
Arrivi leggera
e prendi il tuo posto
un angolo d'aria
un bicchiere, un fiore
un ricamo di vento e d'aghi d'abete
ornato sulla tua pelle sottile

(alla mia piccola)

SMALDONE BARTOLOMEO - ALTAMURA


BRANDO

Non essere in pena per me tu, stupido.
Non accollarti pene inutili.
Non ho nulla da rimproverarmi, Io.

Non ho colpe.
Non ho rubato nulla.
Ho solo occupato il posto che Madre Natura ha per me deciso.
Mi è stato dato un corpo, che io ho indossato.
Mi è stato dato un cervello, che io ho usato.

Mi è stato dato l'istinto come intelligenza.
Mi è stata data la forza come parola.

Ora rispondi:"Chi è più stolto?”
-colui che vuole insegnare a un cieco, a leggere e scrivere?
-o colui che vuole insegnare a un cane a parlare?

Tu sporco bastardo ed egoista...
Ti ho servito.
Ho atteso, impaziente di te, ogni volta che mi hai lasciato solo.
Ho pianto in silenzio ogni volta che mi hai punito.
Una sola volta ho avuto paura. Ti ho chiesto aiuto con i miei occhi,
ma tu mi hai ucciso, mentre con i tuoi
urlavi PERDONAMI.

Ti ho visto piangere mentre mi addormentavo.

Porterò con me il ricordo del tuo volto pulito
lavato dalle lacrime che per me hai versato.
Ricorderò l'odore della tua pelle.
Il calore delle braccia con cui mi hai sempre avvolto.

Penserò a te se avrò freddo o se mi sentirò solo.
Chiederò a Dio se serbarti rancore.

SOLDANO GIUSEPPE -


La terra

Sei la terra
promessa e disattesa.
Mai realizzata,
conquistata non troppo.

Quella riarsa,
secca che si
sgretola
e che ingiallisce.
La mia mano
non può toccarti,
terra. Non adesso.
Vorrei stringerti
forte e portarti
con me.

In realtà
non so nemmeno
di quale colore saranno
i tuoi germogli.

Non mi sono svegliata.
E' già estate.

SORINO CHIARA - MONOPOLI


Piccola realtà

Questo freddo che sale a cercarmi le vene,
è la mia inutile resa,
un grido di dolore mai ascoltato,
è la mia innocenza
che cerca di colmare quel vuoto terribile,
di giorni lunghi e amari
con gli occhi logorati dal pianto
tersi dalla luce del giorno
riflessa in un buio senza orizzonti.
I miei pensieri senza alcun approdo
hanno aggrovigliato la mia anima
e quella ferita
di un'infanzia tradita
è ancora aperta.
Ho difeso il mio nome
ho lottato per un amore
e adesso so
che non posso aspettare ancora
non posso vivere come una pianta
senza linfa che lentamente
secca e si distrugge.
Adesso finalmente è l'alba,
adesso finalmente in quel vuoto
che respirava il sapore dell'assenza
ho ritrovato le note giuste
per diventare musica,
la forza che mi mancava
per perdonare.

S.P.


Percezioni

Percezioni in caduta libera volano
come leggere essenze di spirito,
esplodono liberamente nel mondo,
lente e veloci,
in vortice crescente di pensieri,
di cui alta voce,
esprimerà il personale senso.
Percezioni in abiti di luce vibrano
nei versi del sentire,
modellano sogni e desideri
tra ritmo e suono, fendono il vuoto
nel volo di farfalla che asseconda
il travolgente ondeggiare del vento.
Percezioni ridiscendono al suolo
libere come fasci di luce,
trapassano atmosfere,
accarezzano i fiori a primavera
che nettare di terra nutre
e ciclo immortale
obbliga all' eterno divenire.

SPURIO CARINA - TERAMO


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9 Agosto 2006
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