IL GIORNO PRIMA
Nulla rimane
se non il tuo
respiro
all'alba
prossimo.
RIGO GIORGIO -
MESTRE
L'indifferenza della paura
...e guardo le
foto...
attimi di Noi
che mangiano
la vita insieme.
Cosa
rimane
di tanto amore
di mille progetti
di
esistenze
intrecciate,
accarezzate,
amate?
Il
dolore
gustato goccia
a goccia
amaro profumo
di cedri
avvizziti
nell'attesa di te.
Cosa mi rimane?
La paura del
silenzio
nell'indifferenza
del tuo addio.
RIZZO FRANCESCO -
ROMA
Taormina
Un delirio di luce
avvolge I miti del
mare.
E' solo il fresco delle mura
mitiga l'assedio del
sole.
Di questa terra parla
sugli strapiombi il
ficodindia.
ROMANO ARMANDO - ROMA
Papiri
siracusani
Venere t'ascolta
Orecchie a righe
Quando mi parli
di passione
Nel luccichio
Dei suoi labirinti
Risponde con
Diomede
Alla questione eterna
Ami o non ami?
Attento
A perder le
parole
Nel fragore del mare
Che nega la tua restituzione
ROSSI
MARIA ANGELA - SCANDICCI
In un martirio mai
finito
Perduto, ghigliottinato in un male,
per l'assenza di un
qualche Dio,
in un martirio mai finito.
Eri più piccolo di me
con la
boccuccia da bambino credulone
attaccato al seno caldo di sua madre.
Eri
più vecchio di Mosè
con la legge stampata tra le ricurve insenature della
fronte...
Ma tremavi...e belavi...danzando al ritmo di tribali suoni
di
locomotiva a vapore
(tu ...tuuuu....,tu....tuuuuuu)
Stavi aggrappato a me
con quella mano più piccola della mia che meriti non ha,
neppure per le mille
penne prive d'inchiostro impugnate.
Eri sempre più ammucchiato
in quel
microscopico lagher di ossa.
E' stato infinito l'istante di te,
di
me,
di te. Ancora.
Poi l'addio tra gesti e parole mai terminate e tutto è
finito.
Stampato in una lapide senza colori.
Addio. Padre mio.
RUGGERI DIMITRI - AVEZZANO
Disincanto
Scivola
la mia mano
sulla vergine pagina
abbandonando lacrime
d'inchiostro
che narrano giorni non vissuti,
paure taciute, parole mai
dette,
speranze morte ancora in grembo.
E, nel cuore,
solo
imprigionate memorie,
schegge di vita che mi lacerano il cuore
mentre
io, raminga,
declino le palpebre per non vedere
un'alba che mai si
leverà.
RUSSO MICHELANGELA - MANTOVA
E se poi fosse amore…
quello vero
La marea si infrange con una risata
amara
scivolando lacrimevole
spavalda sopra gli occhi vetrosi dei
palazzi
lambendo i contorni della città
come sospiro annunciato
amore
morente
dolente
allontanato
dai confini del possibile.
Il vento
si acquieta inebriato
abbracciando l'epidermide metallica delle
automobili.
Tra le pieghe delle sottane. Tra i rigori dei
pantaloni.
Affranto riposa
esausto tra le foglie
cadenti
marcescenti
in un letto catramoso
mai dissossato terreno
incolto
di infertilità intellettuali.
Noi ci illudiamo
di una gaia
giornata di sole
felicità appagata
posseduta
accarezzata
tra i
sapori dolciastri
di un gelato da passeggio
remota
memoria
incanto
giuoco infantile. Rimpianto.
Febbricitante attesa di un
bacio.
Il tuo.
SALVATI MARCELLO - AUGUGLIANA
COME ALGA
CHIARA
Pareti carsiche
respingono la
mente
com'eclissi.
Naufraghi pensieri
ghermiscono terre
ignorate,
analizzano solchi invisibili.
Dovrò cercare
altrove
l'anima.
Tra le pagine di un libro,
nello splendore dei
miei ricordi
o nell'incertezza degli occhi
di un bimbo.
Schiuditi
alla conoscenza,
animo mio,
come alga chiara
di rinnovato
mare.
Lascia che s'infranga
fra i suoi capelli
l'argento della
luna.
Modalità sincroniche,
gesti ripetuti
annientano
l'amore.
Stringi la sua mano
Abbatti il muro.
SALVI KATIA -
GIULIANOVA
Lentamente
Lentamente
reclina il capo
greve
e di un sonno profondo
s'assopisce
la coscienza di mio
padre,
esausta del grasso
e del clangore
delle presse
infuocate,
appagata dal silenzio ovattato
di queste mura
scarne.
Compare d'un tratto
il volto di mia madre
che intaglia
la
fioca luce del tramonto
e mi sorride,
un cenno furtivo delle dita
sulle
labbra dischiuse
a zittire
il mio frenetico bussare
alle porte del
mondo,
serrate e invalicabili
ai miei occhi di ragazzo.
Non è la
gratitudine
a trattenere la mia anima
fra queste mura scarne,
ma
l'insostenibile necessità
d'appartenere al nostro passato,
alle voci
infiammate
d'ira e di amore,
che dischiusero
le porte del mondo
al
mio sguardo di uomo.
SANTORSOLA ROCCO -
BATTIPAGLIA
La dinamica dei corpi
Si adagia il
corpo
su se stesso avvolto
come morbido rettile
ormai sazio e
pago
prima del sonno.
Ed il mio è a te accanto
in reciprocità
necessaria
che non lascia cadere
non cede, non cessa
si confonde
nell'immagine
specchio di identità
che ci avvolge.
Dolore che
richiama piacere
ineludibilità consensuale
senza nessuna
interruzione
come virgulto che procede
avanza, incalza,
protrude.
Lasciami l'orgoglio della fine
concedimi il rispetto
silenzioso
restami accanto adesso
che io sono solo!
SBARDELLA
ALBERTO - ROMA
I colori della vita
Erano belli i colori
della vita
in un'infinità di sfumature
come una serra splendida e
fiorita
oggetto di attenzioni e mille cure.
Arcobaleno di colori
intensi
toni decisi, pieni di vigore
che trascinavano l'anima ed i
sensi
e della vita avevano il sapore.
Colori che hai portato via con
te
tenendoli stretti fra le dita
hai realizzato uno splendido
bouquet
per allietare la tua nuova vita.
Lo so che dove sei tutto è
diverso
colori forti accendon l'atmosfera
ed una luce avvolge
l'universo
come se fosse sempre primavera.
In quel luogo son certa che
la vita
che ha composto per te mille canzoni
per miracolo è ancora
rifiorita
offrendoti colori, canti e suoni.
SCANO PAOLA - TEMPIO
PAUSANIA
Voglia di vivere (maledetta Befana!)
a Maria
Giovanna, Roberta e ***
Solo affacciata alla soglia della
gioventù,
con tutta la mia voglia di vivere,
già stroncata da un male
incurabile: il cancro!
Il mondo sembra là fuori ad attendermi,
mentre il
mio orizzonte si è ristretto
al misero panorama che vedo da dietro una
finestra.
Ho costruito castelli in aria troppo fragili;
non più progetti:
sono volati via con le mie gioie;
quel che vedete è solo
un'apparenza.
Tirare il filo di un aquilone
o correre nei prati ad
inseguire le farfalle,
metafore della vita,
resta solo un sogno!
Quanta
rabbia dentro di me:
neanche accorgermi della vita
e questa è già
finita?
Con quanta grazia mi esprimevo
ed ora non riesco più a
sognare!
Destino beffardo,
quello che si è preso gioco di
me.
Prigioniera senza colpa,
condannata, senza pietà,
da chissà quale
tribunale…
Vita parallela la mia alla vostra…
E tu, povera mamma
mia,
mostra la stessa fermezza della madre di Cecilia,
ma non abbatterti
mai: aiutami a lottare!
Resta un barlume di speranza, alla quale
aggrapparci,
con la mia vita sospesa su un precipizio;
mentre vorrei un
sacco di certezze,
Befana d'una vita!
SCARPONE ANTONIO -
GALDO
ROY LA MIA PASSIONE
Per quella passione che avevo
per te
portavo nel cuore sempre l'amore
e tu andavi a scuola da
bambino
volevi arrivare a trovare il tuo destino.
Raggiungesti i
giorni della tua gioventù
con tanta passione nel cuore andavi a studiare
con tutto l'amore quel giorno sei stato laureato
eri contento e tanto
onorato.
Per noi tutti fu una gioia infinita
pensando che eri arrivato
nel tuo cammino
facevamo festa con tanta allegria
credevo di essere felice
per tutta la vita mia.
Poi quando il tempo brutto arrivò
credevo che
Dio mi potesse aiutare
e pregando sempre gesù Bambino
con grande amore nel
cuore ti stavo vicino.
Ma la sorte che è sempre crudele e ingrata
non
guarda il dolore e le tristezze che hai passato
ti lasciò nel cuore tanta
amarezza
e portò via quella tua contentezza.
Ora nella vita mia c'è un
dolore profondo
in una notte la luna si oscurò
lasciandomi sconsolata nel
buio senza colori
perdendo il caro figlio del mio cuore.
Roy tua
mamma
SCHIAVELLO ROSA - AUSTRALIA
MENTRE DISTRATTAMENTE
OSSERVO
Mentre distrattamente osservo
lo squarcio
di campagna
mattutina
e il sole timorosamente s'incunea
tra i meandri dei
valloni,
non so quanto inconsapevole
sia la voglia
di stornare lo
sguardo
a cercar pace nell'umano,
se mai sarà possibile sfuggire
agli
effimeri giochi dell'esistenza
che confondono la mente
e disorientano
l'animo di chi
si smarrisce
nel brulicare dei pensieri.
Bizzarre
debolezze
scuotono il buio della vita,
gradite alleate,
che accrescono
i sogni
e rimarginano antiche ferite
come se inattesa
tornasse
l'allegria,
per vivere ancora
di forzate illusioni,
che bandiscano
alfine
le falene notturne
abbarbagliate di luce
all'apparir del
giorno.
SCILIO GIOVANNI -
SCICLI
(in lungo e in largo)
cosa sarà di questo
tempo infine
è punto di domanda senza senso
senza i calvari mossi a
rendiconti
di cosa ho fatto e cosa dovrei fare
i0 lascio andare e arriva
amore e fiele
il turbine si placa e in tutta requie
contemplo le disfatte
e le virate
che è verso te che accentuano la voce
complici vibrazioni in
lungo e in largo
che quando ci attraversano sappiamo
che l'apparenza è
in mille rose e spine
e la sostanza in quelle che
stringiamo
SICILIA FRANCESCO - AGROPOLI
Al di là della
vita
Mi rivedrete nei tenui bagliori
di un languido
tramonto;
nelle gocce di rugiada;
in un raggio di sole
che filtra dalle
persiane;
nel volto di ogni donna
che accoglie con un sorriso
anche lo
sgarbo,l'insulto,
l'indifferenza di chi
ha messo al mondo.
Udirete la
mia voce
nel silenzio di una chiesa;
nel vento di marzo;
nello
sciabordio delle onde.
Avvertirete il mio profumo,
quando la zagara
fiorirà
ancora nel cortile di casa.
Stringerete le mie
mani,
incontrando persone sole,
incomprese e prigioniere
di un
destino.
Assaporerete le delizie
della vita ogni qualvolta
berrete un
sorso d' acqua
fresca nella calura estiva,
o mangerete pane caldo
nelle
gelide sere d'inverno.
Scorgerete in quell'acqua
la mia immagine
tremolante
e nel calore, che emana
dal pane, l'amore di una madre
che
va oltre la vita,figli miei.
SICLARI CATERINA - MESSINA
Apnea
Cercare un atomo di coraggio
nella devastante
impotenza delle parole.
Lottare per non perdere se stessi
in sadiche
spirali di rimpianti.
Rubare frammenti d'istanti
a meschini frutti di
paure, obese di tempo.
Accarezzare timorosi oblianti
fantasie
prigionieri sottomessi di rimorsi e colpe grevi.
Rincorrere
il nulla, dal nulla inseguiti
immobili, sognanti, illusi
fuggitivi.
SIGNORONI MARIA TERESA - ADRO -
BS
FOTO LONTANE
La violenza si muove sinuosa,
tra i terremoti delle menti
tra i momenti lenti delle montagne
in
eruzione;
dall'altopiano sopra la città ho intravisto del fumo
poi uno
scoppio,
poi il tremore delle ossa rompersi addosso alle finestre
colorate.
Ci fa rumore tutto
ci spaventa il niente
si intercala la
notte tra le nubi dell'infausto giorno;
continua a piovere sopra i nostri
capelli,
ma l'acqua non bagna niente
cambia il paesaggio
e il contorno
di chi ha l'anima in prova
dietro una foto
che rappresenti la propria
vita.
SIMONETTI ANDREA - LORETO
Dovunque
sei
Vicini,
Solo per poco,
Ci ha posto
L'universo.
Assegnandoci
Con parsimonia
Uno scampolo di tempo
Sul quale
ricamare
Una misera manciata
Di momenti vissuti
Insieme.
Una
matassa di seta
Con cui tessere
Il drappo incompiuto
Della nostra
storia.
E un filo infinito
Che ora unisce me a te.
Dovunque
sei.
SLAWKA GIORGIA SCARSO - CASTEL GANDOLFO
12 agosto
2006
Così arrivi
come un sentiero
come il raccolto ed il buon
cane
da qualche sorriso d'angelo
da tutte le pietre del mare
Per me
arrivi
uomo imperfetto
come piovesse acqua benedetta
come il giusto che
bussa alla porta
se dietro una luce rimane accesa
Arrivi leggera
e
prendi il tuo posto
un angolo d'aria
un bicchiere, un fiore
un ricamo
di vento e d'aghi d'abete
ornato sulla tua pelle sottile
(alla mia
piccola)
SMALDONE BARTOLOMEO -
ALTAMURA
BRANDO
Non essere in pena per me tu,
stupido.
Non accollarti pene inutili.
Non ho nulla da rimproverarmi,
Io.
Non ho colpe.
Non ho rubato nulla.
Ho solo occupato il posto
che Madre Natura ha per me deciso.
Mi è stato dato un corpo, che io ho
indossato.
Mi è stato dato un cervello, che io ho usato.
Mi è stato
dato l'istinto come intelligenza.
Mi è stata data la forza come
parola.
Ora rispondi:"Chi è più stolto?”
-colui che vuole insegnare a
un cieco, a leggere e scrivere?
-o colui che vuole insegnare a un cane a
parlare?
Tu sporco bastardo ed egoista...
Ti ho servito.
Ho atteso,
impaziente di te, ogni volta che mi hai lasciato solo.
Ho pianto in silenzio
ogni volta che mi hai punito.
Una sola volta ho avuto paura. Ti ho chiesto
aiuto con i miei occhi,
ma tu mi hai ucciso, mentre con i tuoi
urlavi
PERDONAMI.
Ti ho visto piangere mentre mi addormentavo.
Porterò
con me il ricordo del tuo volto pulito
lavato dalle lacrime che per me hai
versato.
Ricorderò l'odore della tua pelle.
Il calore delle braccia con
cui mi hai sempre avvolto.
Penserò a te se avrò freddo o se mi sentirò
solo.
Chiederò a Dio se serbarti rancore.
SOLDANO GIUSEPPE -
La terra
Sei la terra
promessa e disattesa.
Mai
realizzata,
conquistata non troppo.
Quella riarsa,
secca che
si
sgretola
e che ingiallisce.
La mia mano
non può
toccarti,
terra. Non adesso.
Vorrei stringerti
forte e portarti
con
me.
In realtà
non so nemmeno
di quale colore saranno
i tuoi
germogli.
Non mi sono svegliata.
E' già estate.
SORINO
CHIARA - MONOPOLI
Piccola realtà
Questo freddo che sale a
cercarmi le vene,
è la mia inutile resa,
un grido di dolore mai
ascoltato,
è la mia innocenza
che cerca di colmare quel vuoto
terribile,
di giorni lunghi e amari
con gli occhi logorati dal pianto
tersi dalla luce del giorno
riflessa in un buio senza orizzonti.
I
miei pensieri senza alcun approdo
hanno aggrovigliato la mia anima
e
quella ferita
di un'infanzia tradita
è ancora aperta.
Ho difeso il mio
nome
ho lottato per un amore
e adesso so
che non posso aspettare
ancora
non posso vivere come una pianta
senza linfa che
lentamente
secca e si distrugge.
Adesso finalmente è l'alba,
adesso
finalmente in quel vuoto
che respirava il sapore dell'assenza
ho ritrovato
le note giuste
per diventare musica,
la forza che mi mancava
per
perdonare.
S.P.
Percezioni
Percezioni in caduta libera
volano
come leggere essenze di spirito,
esplodono liberamente nel mondo,
lente e veloci,
in vortice crescente di pensieri,
di cui alta
voce,
esprimerà il personale senso.
Percezioni in abiti di luce
vibrano
nei versi del sentire,
modellano sogni e desideri
tra ritmo e
suono, fendono il vuoto
nel volo di farfalla che asseconda
il travolgente
ondeggiare del vento.
Percezioni ridiscendono al suolo
libere come fasci
di luce,
trapassano atmosfere,
accarezzano i fiori a primavera
che
nettare di terra nutre
e ciclo immortale
obbliga all' eterno
divenire.
SPURIO CARINA - TERAMO
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