Circolo Culturale il Gattopardo
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POESIE
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Patty Schneider |
Donne Emily
Te ne andavi di giardini in fiori di odori in tremori roteando brillante damina di lillà ti ridevano le mani leggere le spalle, ali volteggiavi tra canneti e sbiaditi i laghetti pallide profonde ombre, Erano nascoste le ninfee. dalle persiane biancovestita ll mio cuore allora, si volse. |
GIUSEPPE Palestina di sassi era la sua terra l'uomo dalla piazza le mani nella testa, correva. La sua bellissima sposa vergine balsamo, acque del Giordano come cedro, solida nel suo amore e occhi neri da madre. Dentro la spoglia e linda casa tutto era pronto per l'amata. Ora si accascia a terra e piange lacrime di sgomento che portò nel ventre della sua sposa un vile filo di vento. |
AMMAZZAMI
Ammazzami il fratello, Ammazzami la bocca, Ammazzami mio amore Ammazzami d'amore Fino a che sangue Rosso non dimostri. Violentami le figlie e Non ammazzarle Lasciale nella colpa. Ammazzami i genitori Che ormai è tardi che Ti vedano bene negli occhi Leggano il libro e le lettere Che mille ti scriveranno, è così. Ammazzami le zucchine, l'insalata, la verdura, frutta che non ho più fame, davvero. Ammazzami, ammazzami Ammazzami ogni tutto, io che ti ho solo dato, figlio. |
IL GIORNO INOLTRATO
E correvamo a perdifiato Teste basse Tagliare il vento. E allineavamo giovani corpi Ritagli animati Ostacoli. Noi stessi nella Valle Vitale Perdevamo Il basso dall'alto. E correvamo sempre, felici Di esistere Rischia-ra-re Quella notte che era Di ottobre-novembre Dicembre. Dicesti: “dormo sono stanco” Ma parlasti con gli occhi soltanto. Era ottobre-novembre-dicembre E ancora mille gocce risplenderanno D'alba nel giorno ormai inoltrato. |
HEYSEL
Nei tuoi occhi rifletto d'amore Al ristorante delle bocce Squallidoccio, tende fiorate Aggrappate alle finestre. Omaccioni in allegria pieni Lanciano urli e bocce. Io tra un boccone Pizza e coca-birra -non ricordo-, ti guardo Mio Futuro. Andiamo a casa dai Facciamo altro noi. - Grazie, - La donna cameriera-proprietaria, Occhi tristi sempre, guardo il marito, Capisco. Il televisore accesso disturba Io e te, così tanto da amarci, da dirci. Con un pezzo di pizza Rimane sospesa la mano nell'aria La bocca aperta le immagini dal Video alle otto di sera. Il mondo trasformato il mio Amore-futuro nell'orrore di Uno stadio. Tribune che cadono, Transenne divelte, uomini Su uomini, alcuni lanciano bottiglie Brandiscono armi di assi Difendono Territori che non hanno, Lottano Per una famiglia che non hanno Per del cibo che hanno - desiderio ancestrale di guerra – Mentre i barellieri portano fuori feriti A decine e decine in attesa di ambulanze I poliziotti impazziti nel terrori di volti Tra oggetti in vetro lanciati. Rimetto la mia pizza – margherita con capperi – Nel piatto bianco di porcellana bianca, E la mia faccia Sporca di sangue guarda il mio futuro-amore Negli occhi. Era il 29 maggio 1985 ora di cena |
NOTTE AI CARAIBI Stelle appassite Monti ormai spenti Vedi, le lucertole si abbeverano Sotto la luna tagliata Torna il granchio dal mare Sibila il silenzio In questo caldo torrido Dimmi, come senti Con le mani e con gl' occhi Aspetta, ora solo ferma Questa barca naufraga, voglio amarti. |
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