Circolo Culturale il Gattopardo

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POESIE
Michael Santhers
www.santhers.com


SEDUTA DI FRONTE


Quasi facesse
vita autonoma
fuori dall'equilibrio
incerto
tra morale e istinto
si affacciò da una camicetta
di seta un capezzolo
vedetta del seno turgido
che aveva trovato sollievo
in coppe di sorelle mani

Notti grondanti di sudore
smanie e spennellate di carezze
avevano smaliziati gli occhi
lucidi vitrei vogliosi
e le gambe lisce
colonne di un triangolo preciso
in chiaro-scuro
punta di freccia
a un luogo calamita di
morte e rinascita
così dritte
che al confronto
il filo del piombo
non avrebbe retto
spezzandosi
a colpa d'errore
e i capelli neri in danza
impudica al richiamo
in orgia col vento
deridevano e cercavano
con gioco acerbo
di offuscare e segnalare il rossore
sulle guance lucide pulsanti
mentre la lingua
ristabiliva il confine
delle labbra roventi
passando a taglio
a separarle e rinfrescarle

Al tavolo vicino
claudicante ai fremiti
accorsi con tremolìo di mano
alla fronte a fare dighe
al sangue in furia

Il rombo assordante
di un motore
scacciò i peccati maturi

La notte sognai di mangiarla
per saturare l'anima
affamata








POETI DA 4 SOLDI


Desti


da qualche sparo di bocca


sguardi a saetta


rapiscono


volti per strada


e gli fanno una vita


a misura la notte


sono occhi di poeti


da quattro soldi


dormono poco


e a lume di candela


ondeggiante a spiffero


imitano l'ombra di fiamma


e come una bussola


ubrica al magnetico


con la testa


per l'unico amore,sul muro


che trema sincero per loro


e non fa fermare il cuore


che pulsa nel frigo,


sono poeti da quattro soldi


in silenzio forzato


è scaduto l'affitto di voce


al cervello,satura spugna


e con una penna


arrestano due spaurite emozioni


nascoste tra le spine


nel desero dell'anima muta,


sono gendarmi e ladri


da quattro soldi


fuori da ogni cartina geografica


in galera su un isola


di fantasia


in un mare di inchiostro


dove ogni giorno


si riversa l'umore … nero


ha sorgente nel petto








RIFLESSIONI

Come si può chiedere all'albero
di anno in anno frutti migliori
disinteressandosi al nutrimento d'arida terra
-come si può chiedere all'uomo
poesia nel cuore e grazia nell'anima se
questi custodito precario da malnutrita carcassa

Mille imbrogli di plagio l'umano pose
e pone tuttora a fatica nel dire
...a più sofferenza premio migliore in eterno
ma come mago in avanzo d'età
al tremolìo di mano perde sveltezza di trucco
così il progresso man mano svela segreti
fino a ieri misteri sicuri e la mente impazzisce

Più forte s'è fatto il dubbio di Dio
e sempre distanti a molti gli agi che
l'occhio languido in lacrima vede,
la rabbia ha divorato la ragione
cane allo sbando lontano da cibo e carezze
allora propenso in drastica scelta
..chi solo ruba con parole o violenza
chi con bombe pretende dilaniarsi
punire i fratelli blasfemi
e nella ricompensa arrivare
al Divino veloce più in fretta



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9 Agosto 2006
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