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Il Blog di Franca Berbenni

Ecco come presenta la sua originale e meritoria iniziativa sul suo Blog

http://librinprestito.splinder.com/

Ti presto i miei libri

Il prestito e' GRATUITO e aperto a tutti. Le condizioni sono solo due: 1- impegnarsi a restituire il libro entro un mese e mezzo 2- fare in modo che il libro, tornando nelle mie mani, sappia raccontarmi del tempo passato nelle tue. Contattami via e-mail (alilupo@hotmail.com) indicandomi il libro che ti interessa ed un indirizzo al quale spedirlo. Con un po' di fortuna, potresti sceglierne uno che gia' contiene pezzi di altre vite....
Intervista a Franca Berbenni

Cos'è e come funziona esattamente Libri in prestito?
Librinprestito è un modo per prendere in prestito un libro. Solo che invece di rivolgersi ad una biblioteca, lo si richiede a me. Le differenze con una biblioteca sono diverse: tanto per cominciare il libro arriva e va riconsegnato per posta. Ma soprattutto i miei libri hanno l'aspirazione di raccontare, e raccontare molto, di chi li ha avuti tra le mani. Questo avviene nei modi più diversi: c'è chi sottolinea, chi aggiunge un commento, ma anche lettere, cartoline, foto, ricette, fiori, bustine di té; c'è chi disegna, chi scrive, chi incolla, chi graffetta. Ognuno si esprime per quello che è, il libro diventa uno scrigno che raccoglie materiale ad ogni passaggio, la bottiglia per messaggi che raggiungeranno altri lettori a caso. A chi mi chiede un libro in prestito cerco di presentare il libro come una sorta di "presenza", come un "ospite" in carne ed ossa, con il quale magari parlare di quello che si porta stampato addosso ma non necessariamente.
C'è chi racconta un pezzo della sua vita, chi allega il biglietto del treno su cui l'ha letto, o la foto del viaggio in cui libro è stato discreto compagno.
A livello pratico c'è un sito internet (http://librinprestito.splinder.com) nel quale si trova l'elenco di tutti i libri disponibili e dal quale è possibile scaricare un modulo di richiesta. Il modulo viene compilato con tutti i dati necessari per il recapito ed indicando alcuni titoli a cui si è interessati (chiedo di indicarne più di uno perchè molti sono fuori in prestito e così ci sono più possibilità che io abbia qualcosa di disponibile da poter mandare subito). Dopodichè si aspetta il postino. Io pago le spese di spedizione per l'invio, chi chiede il libro paga solo la spedizione per restituirmelo.

Come è nata questa idea un po' pazza? Non sei un po' gelosa dei tuoi libri?
E' nata un po' per caso. Ma mi piace anche pensare che sia nata in modo del tutto naturale mescolando alcune mie caratteristiche: sono un tipo organizzato, ho mooooooolta pazienza, mi piacciono i libri, mi piace mandare pacchetti e riceverne, sono curiosa, mi piace ascoltare più che parlare, leggere più che scrivere e non sono legata agli oggetti. A parte edizioni particolari o antiche non sono particolarmente gelosa dei miei libri, forse perchè sono quasi tutti in edizione economica e li vedo un po' come una copia uguale identica a migliaia di altre copie. Se se ne perde uno ricomprarlo non è in genere un grosso problema. Naturalmente dei libri che raccolgano tracce dei lettori, di quelli sì, sono gelosissima, perchè quelli mica si possono ricomprare. E sono sempre un po' in ansia quando devo farli partire per un nuovo viaggio. Ma è un po' come con un figlio: si cerca di superare la preoccupazione pensando che gli farà bene, che si arricchirà e sarà quindi più felice (oltre a far felice chi li riceve!)

Come riuscite a gestire praticamente (Poste, corrieri etc) il 'traffico' di libri su e giù per l'Italia?
Ho un grosso aiuto da parte di mia suocera senza la quale probabilmente non ce la farei. La sera dopo cena scendo da lei con le richieste del giorno ed i libri da spedire. E tra un caffè ed un commento su quello che passa in tv, etichettiamo, imbustiamo, indirizziamo ecc. La mattina dopo lei porta il malloppo in posta dove in genere le vengono anche consegnati gli "arrivi" del giorno che lei provvede a farmi trovare in bella mostra non appena rientro a casa.
Tengo anche un archivio elettronico di tutti gli indirizzi e di tutti i libri, per sapere per ciascuno dove è stato, dove si trova in questo momento, da quanto è fuori, ecc....

Quali sono i 'segni' più strani lasciati sui libri presi in prestito dagli utenti del tuo blog?
Tra quelli più particolari ricordo una ragazza di Bordeaux (eh sì, qualcuno lo mando anche all'estero...) che mi ha riempito un libro di foglie, fiori e pezzi di corteccia perchè andava a leggere quel libro in un bosco. Oppure un'altra ragazza ha bucato gli angoli di alcune pagine di "Fisiologia del gusto" ed ha appeso, con fili colorati, le sue ricette. Un'altra ha realizzato delle cartoline che riportano delle frasi prese dal libro e le ha allegate. Una madre ha raccontato il suo dolore per la perdita di un figlio. C'è davvero di tutto: e un po' mi dispiace che solo io possa emozionarmi cos� sfogliandoli, cercando tracce tra le pagine. A volte penso che meriterebbero di poter essere visti da molti... Quando sono partita con questa iniziativa, poco più di due anni fa, non potevo immaginare che si sarebbe allargata così. Non solo in questo momento ho circa 130 libri fuori in prestito. Ma
un sacco di gente continua a regalarmi libri perchè vengano messi a disposizione di tutti in questo modo. Quindi dovrò presto trovare sia una forma di sponsorizzazione sia un luogo fisico dove tenerli, altrimenti a breve sarò costretta a non accettare più richieste di prestiti nè offerte di libri.

Da Mangialibri
http://www.mangialibri.com/2006/10/intervista-franca-berbenni.html




Tra le varie forme artistiche che la pipa assume da artigiano ad artigiano, quelle di Filippo Panepinto, creatore delle Filì, ricoprono un posto particolare sia per il design che per la tecnica costruttiva, uniti all'amore che Filippo profonde nel crearle.
76enne di anagrafe, sicuramente 30enne nel fisico e nello spirito (provate voi a stargli dietro quando cammina... allo Smoke Style di Bologna era lui che mi aspettava!), nasce da famiglia contadina e si mette a lavorare giovanissimo come fabbro e barbiere, mostrandosi subito portato pel il lavoro manuale. Passato a 17 anni in falegnameria per volere della mamma, da apprendista diventa in breve molto pratico nella lavorazione del legno, cominciando con i cassetti dei mobili, per poi cimentarsi, in proprio, nella costruzione di aratri ed accessori agricoli, per poi passare agli infissi. Già all'età di 19 anni ha già una sua falegnameria e da allora la strada professionale di Filippo proseguirà con successo nel settore dei per quasi 50 anni, costruendo mobili, lavorando legni pregiati ed infine restaurando oggetti d'antiquariato, sempre cercando di creare ed inventare soluzioni atte a risolvere i problemi tecnici e tecnologici che si presentavano sul suo percorso. Lasciata l'attività ai figli ma mantenendo quella naturale predisposizione ai lavori manuali, Filippo comincia il personale viaggio nel mondo della pipa.








A cura
della redazione
di :




Filippo ha prodotto in cinque anni circa 500 pipe, tutti pezzi curati fino all'ultimo particolare, vere sculture fumanti ben proporzionate e dal design classicheggiante, anche se con una differenziazione sostanziale nei modelli creati, e che vende nelle manifestazioni ufficiali (ha partecipato tra le altre alla Fiera di Coxhaven 2004) o direttamente.

MPC/Marco Poltronieri/ottobre 2006
Leggi l'articolo:

http://www.mpcmail.it/mpc/mpq/filipipe.html

Arte sul Naviglio

E' una delle prime manifestazioni a "cielo aperto" organizzate a Milano dall'Associazione del Naviglio Grande.
Inizialmente nata come esposizione spontanea dei pittori della zona, è oggi divenuto uno dei più importanti appuntamento nel panorama artistico culturale milanese.
Ospita, oltre 300 Artisti da tutta Italia, in un'area espositiva di 10000 mq. lungo le storiche sponde del Naviglio Grande, in un percorso di quasi 2km.

www.artesulnaviglio.it



http://www.dioscuri.it/menu.html


Da quand'e' che conosco i Dioscuri ? Credo di avere perso il conto degli anni.
Ma di una cosa sono sicuro: di averli apprezzati e stimati subito.
Se orami chiedo, a distanza di tanto tempo, il perche' di quella mia immediata consonanza, credo di poterloin due parole:tradizione e modernita'. Che non e' cosa da poco.I Dioscuri, che sono sempre rimasti fedeli ad una loro idea di musica etnica, non si sono mai voluti porre come severi paladini di una tradizione intoccabile, museale, pignolescamente riproposta nel suo essere stata.Essi la tradizione la rispettano nella sua essenza piu' profonda, che e' quella di essere continua e sempre frescavitale del grande albero della Storia che, allungando sotterraneamente le radici, si rinnova ogni giorno di foglie e fiori.Percio' i Dioscuri, anche quando inventano nuove canzoni che allargano il loro repertorio, si muovono sempre dentro questo solco, riuscendo a non essere mai ripetitivi, anzi arricchendosi, mutandosi, completandosi.Ho un bellissimo ricordo della loro collaborazione con me per la messinscena di una difficile opera di Pirandello, "La nuova Colonia". Ma in questo disco c'e' un brano che, risentendolo, mi ha commosso. Si tratta di "Amuri Amuri " che un mio (e loro) fraterno amico, il regista Pino Passalacqua, scelse per i titoli di coda televisivo " Un siciliano in Sicilia ", da lui diretto e da me sceneggiato.Auguri, Dioscuri: che gia' il nome che avete voluto dare al vostro gruppo e' una volonta' e una promessa di durata nel tempo.

Andrea Camilleri



http://www.infopaz.org/home.htm

CHI SONO


PAZ è un gruppo di ricerca etnomusicale nato dall'aggregazione di alcuni musicisti di diverse estrazioni: dal jazz al folk e soprattutto dal filone cantautoriale. Seguendo le orme dell' ormai estinguendosi movimento dei grandi cantautori italiani, l'obiettivo dei Paz è quello di diffondere musica di qualità (per quanto rimane nelle loro facoltà di musicisti) ricercando le vibrazioni di generi musicali semplici e spontanei come solo le musiche popolari (di tutto il mondo) sanno essere.

                     

Nata il 9 novembre 2001, l' "Associazione Musicale Arteviva", "ha finalita' culturali ed in particolare lo scopo di condividere, approfondire e promuovere tutte le attivita' inerenti alla musica in tutti i loro aspetti artistici. Gli scopi statutari saranno raggiunti mediante l'organizzazione e l'esecuzione di eventi musicali (concerti, rassegne, concorsi ecc.), di attivita' didattiche (corsi di canto, di strumento ecc.), l'edizione di libri, pubblicazioni e incisioni musicali..." (art.3 dello statuto). L'Associazione costituisce il punto di riferimento del Coro Polifonico Theophilus, dell'Orchestra da camera Arteviva e dell'Accademia di Musica Arteviva.

http://www.theophilus.it/italiano/home.html





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9 Agosto 2006
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