Nuccia Di Giuseppe

Ammaraggi silenziosi


eppure c'ero
quando il mare urlava

cattedrali di vento
giù a diruparsi
in vallate oscure

a seppellire vite
di cui non so

a strozzare voci
che non ho udito

- non sono colpevole di nulla-
sonnecchia tranquillo

Tramonti
e poi albe
a susseguirsi.

In silenzio.
Ora.

Ho fretta di sogni

Costruiscimi un'alba
che mi sia casa
ove possa cullarmi
dal torpore della notte
di pensieri gravi
che uccidono i giorni
ancora con te non vissuti.

Ho fretta di sogni
in questa rifrangenza d'esistenza

Scarabocchi

Ho lasciato che le parole avessero voce,
che il silenzio trovasse la sua fine
Poi ho preso un nastro rosso
e ho racchiuso gli ultimi fiati
di queste genti tanto oneste
Ho seguito il canto
-arrendermi non sfiora la mia pelle -
Non ho sandali
nè strade da percorrere
Non ho certezze
nel labirinto della vita
Ho l'istinto
che mi fa battere questo cuore
e un amore
che non voglio vivere
a memoria.
Non importa se piove.
I vetri appannati sono sempre stati
la mia tenda.

Scarabocchi.

Sui nostri corpi ancora caldi

Sottili pennelli
intrisi di dubbio

attendono

versi gia scritti
con il peso di ieri

chè agognano
con tratto deciso
pietà di poeta

o forse
cedimento di un uomo
stremato d'amore
s'arrende al destino

Caparbia cade la neve
sui nostri corpi
ancora caldi
di sogni sognati