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Premio di Poesia Circolo Empedocleo - Edizione 2007

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I TESTI DIALETTALI

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IL PROBLEMA DESIDERIO

Che la giustizia
dal cuore d'uccello
faccia legna
e s'impossessi della terra
non è cosa gravosa
non è una legge che debba essere eseguita per forza.
È il desiderio
che prende voce
che allarga la propria cassa toracica
e pompa vigorosamente manciate di sudore
e fati(di)ca rossa volontà.
Questo è il problema

TACCONI ALESSANDRO - DAIRAGO


E basta

l'odore di legna tagliata
della pioggia, all'uscio esposto
dell'inutile tana di una volpe
forse acquattata sul fondo,
ancora, su cuccioli invisibili,
e al trillo di un minuscolo
minuscolo uccello. Le piume
bianche alla gola fremono
di gioia, mentre coraggioso
canta e si mostra a chi passa
e lo ascolta, rapito. E basta
 
il lieve, tormentato incanto
di un mondo che si asciuga
all'erba falciata di netto
come agli sterpi morti
e a questo cumulo di pietre
senza importanza, che era vita
prima. Basta, ciò che resta
di pulcini nei nidi, al merlo
che fruga tra i rovi, al cane
che uggiola e annusa. E basta
un istante di pace, al dolore
dell'acqua caduta, alla soffice
pausa di perla della luce.

TAFUTO MARIA - POZZUOLI


NOSTALGIA

…E resterò in silenzio
ad attendere orizzonti nuovi
nel respiro del tempo.
…E cercare forze di gioventù
e braccia forti ad arare
terreni incolti da anni…
Ho smarrito il mio volo
e il mio canto da cicala
si spenge, roco, al crepuscolo.
…E piangere al ricordo lontano
affidando speranze
a tèpide folate di Scirocco.

TALI'O GIORGIO - CALTANISSETTA


Stella

Io vorrei che tu
vivessi in me
come luce.

Mi sento una stella
isolata
che cerca ancora
di brillare
di un amore impossibile
attraversato dal tempo
che separa
e non ci unisce.

Cerco ancora
un tuo bacio
sulle mie labbra
tinte di rosso.

Ora son solo
una stella cadente
che ha perso
la sua orbita
nel tuo abbraccio.

Disorientata
vago in un'universo
fatto con i ricordi
tutti di un sole
che splende ancora
ma ingialliti da raggi
caldi
di una passione
che nessuno
potrà mai spegnere.

Mi sento prigioniera
della tua libertà.

Fammi trovare
la pace
nella tua presenza
affinché
possa udire ancora
il profondo senso
di un tuo tocco
attorno al cuore.

TARASCIO GRAZIA MARIA - SAN MAURO TORINESE


DORMI

Seguo con un dito
il profilo del tuo viso;
traccio nella penombra
la linea dei tuoi zigomi sicuri.

Vorrei guardare ancora
nei tuoi occhi
di corteccia scura,
entrare nel mondo
di fate che custodisci
tra le ciglia di velluto.

Ascolto il tuo respiro, e
ti amo nel silenzio
di questa notte senza fine.

TARGA CAMILLA - FIUMICINO



SULLA MENADE DI SKOPAS


Nè in me ti trovo nè in altri, m'hai insana
Abbandonata alla miseria umana
Ed impazzite da me schizzan schegge
Del desiderio l'estrema carezza,
Di scalpello cura e strazio le regge.
M'avvolse'l tuo spiro bramata brezza

E la mia pelle invisibil rossore
Covrì. Se di marmo spezzasse'l core
Solo sangue ne vedresti sgorgare;
E la mia pelle pur al senso ostacolo
Sogno intatto intangibile t'appare
Chè della carne aspira al miracolo.

Abbrancate le lacrime straniere
Dalle spire d'estasi eppure fiere
Laocoontiche si torcon, s'ode
Fremere ciglio e tirso e sento'l pondo
Del Tempo che tutto consuma e rode
E persino la Furia si fa mondo.

TOGLIA FRANCESCA - NAPOLI


SILENZIO

Nel tuo grembo
ho conservato le mie speranze,
ho affinato i miei pensieri,
ho gioito i momenti più belli
e quando l'ombra della sera calava,
gentile la mano tua accarezzava
il capo mio ricciuto e biondo,
finché il sonno mi rapiva
portandomi in magici paesi
di fiaba ed illusione.
Oggi adulta, amo la vita e il chiaro mio intelletto,
perché lontana sono, ho preso il volo,
mamma nella lettera mi dice:
il tuo sorriso colorava i miei grigi giorni,
rischiarava le membra stanche del mio volto,
l'abbraccio tuo come sole
mi colorava del tuo amore,
respiravo il profumo dei tuoi giovani anni
mi sembrava di trovarmi in un prato in fiore.
Adesso ho paura del silenzio
e soffro nel non poter accarezzare
il tuo capo biondo,
avvolta in un manto di silenzio,
rassegnata aspetto il suono della voce tua
attraverso un filo
ed io rammento quel grande amore
che in ogni bimbo o fanciullo rimane
il luogo più caro al mondo
il grembo della madre,
è il posto più sicuro.
 
TROMBELLI ACQUARO ANNA - AUSTRALIA


LIRICISMO ISOLANO

Soggiunti ivi,
Ne troverete tanta di quella gente
Che musicante e sorridente
Vi si imprinta nell'animo vostro.

Tanti gioiosi racconti
Narrerete nel corso del tempo,
Canti, danze e sapori
Sorbirete nel singulto lamento
Di un pescatore errante
sulle onde,
donde si perde lo sguardo
del viaggiator Guardante.

Tocchi di tempo
Canteranno le campane.
Piume di berte
Scorgerete sin le tane.
Uova di Chelonie
incuberà la nera spiaggia.
Di lapilli, sassolini e pietruzze
fruscerà l'ondicella saggia.

Liberi canti si oderanno in cielo,
in un volo di gabbiano per l'azzurro velo.


TUCCIO DOMENICO - LINOSA


Quel che sento

Chiudo gli occhi
sento il canto
di nénie ormai perdute;
scorgo il viso
di chi tra le braccia
mi cullò.
Quello sguardo
che ogni notte sognai.
Chiudo gli occhi
per vedere te
Mamma.

TURCO RENZO - LENTINI


La Sicilia coccolata dal tempo.

Fiori d'arancio, mandorli fioriti, datteri cadenti, ulivi in rigogliosa festa,

margherite e tulipani lussureggianti spiccano nelle vallate,

api che danzano festose tra i campi,

passeri che contemplano lo schiudersi del loro amore,

le spine dei fichidindia cedono il passo ai fiori

che daranno vita a frutti golosi,

i nespoli profumano l'aria con i dondolii dei loro figli,

gli aranci arrossiscono nel guardare il loro sole,

la regina dei fiori si manifesta

in mille colori vivi e pieni di calore,

un contadino attraversa campi dorati

con il proprio cavallo

godendosi il mite clima primaverile,

canneti spiccano dalle valli per ospitare l'arrivo del caldo estivo,

quando il sole si alza presto per scrutare

la sua isola dai tre cardini,

mentre una lepre diffidente rientra nella sua tana,

le formiche ricominciano il loro costante lavoro

uscendo dai loro vulcani sparsi tra i campi,

i pomodori tingono di rosso le alture,

i girasoli seguono con devozione il loro astro,

il mare ripaga i raggi rendendoli lucenti su di esso,

una sorgente disseta i passeri,

arrossiscono i melograni

e la quiete delle intemperie coccola la natura

ormai sazia e pronta per un meritato riposo;

Cadono le foglie ormai giunte alla loro meta,

per annunciare l'arrivo dell'Autunno,

si spogliano di verde i pescheti e i gelsi cambiano volto,

la natura si appresta a mutare i suoi colori,

ma ancora le viti hanno qualcosa da dire

con il loro frutto veritiero che colora le alture,

pronti per essere raccolti e dare vita a bacco,

i ricci delle castagne attendono il momento propizio per schiudersi,

intanto l'Etna si riveste di bianco

per spiccare e dominare la Ionia Siciliana

e la terra attende di sposarsi con le piogge

che ben presto arriveranno

per tentare un'isola mai stanca di dare figli.

Intanto la terra ormai ha dato i suoi frutti

e si prepara per l'arrivo dell'inverno;

i mandorli ormai spogli si assentano per addormentarsi,

i colombi si rannicchiano sulle grondaie,

le rugiade vestono gli alberi facendoli brillare

nelle prime ore del dì,

la tramontana frastorna i boschi

e una debole nevicata riveste

i delicati lineamenti di una terra che dorme.

VENTURELLI PIETRO - MILENA


“A mia madre”

Tre parole nuove col
sentimento vivo ancora
nel ricordo.

E' Lei che mi ha generato
nel corpo e nell'anima e ogni
attimo del suo respiro alita
in me e ravviva l'ultimo
nostalgico momento della
sua presenza.

E' Lei la passione, la spinta,
la gioia, la vita di ogni
mio passo, di ogni mio sentimento.

E' l'abito invisibile della
mia pelle, dei miei desideri
e delle mie scelte.

E' il passato, il presente,
il futuro, è il momento
della mia vita che abbraccia
quell'unico compagno
della mia dolce esistenza.

VERDILE ANNA MARIA - AGRIGENTO



CLIZIA

Io lo so che mi perdo
anche dentro lo specchio ristretto
di una polla sorgiva,
dove l'acqua increspata riflette
nubi a correre in cielo.
E lo so che mi annego
anche dentro il tuo sguardo di donna,
al frusciar di una gonna,
all'idea che per capo mi frulla,
a una dolce illusione da nulla.
Io lo so che mi perdo per gioco
anche dentro la trama conclusa
d'uno stralcio di sogno,
di una dolce promessa delusa.
Libreria Mezzaterra, in vetrina
mi sorride
il Montale di Lettere a Clizia,
copertina
che ripaga di rosa l'attesa
di te che ti specchi
e riflessa
mi regali uno sguardo improvviso
e un sorriso.
A ogni agosto,
quando il sole arroventa i selciati,
io risalgo quell'erta
che porta
alla Piazza Maggiore su in alto,
che indovino
dai voli impazziti di rondini
e ricerco il tuo sguardo
raddoppiato nei vetri
e mi sembri tornata
mia Clizia,
vaghissimo sogno incosciente
che porti negli occhi il prodigio
di un lampo d'azzurro
e nel riso
un'ipotesi vaga d'amore,
una dolce promessa di niente.

VETTORELLO RODOLFO - MILANO



La Terra


Era una luce
che non si era mai vista
prima.
Sapeva di terra
bruciata
e di fughe.
In quella luce c'erano
i cani randagi,
le madri impazzite.
Noi.
I bambini dimenticati.
Respiravamo con una mano
sullo stomaco,
una sulla bocca
per non sentire
l'odore intorno.
Di ossa.
Di dita marcite nel fango.
Seguivamo i solchi sulla terra
di chi ci aveva preceduto
inventando preghiere
già dette.


VIGANO' PAOLA - OLGINATE


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9 Agosto 2006
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